Il massimo ritardo modale: introduzione
Parte 1/4 - L'articolo è stato
pubblicato nel 1999 sulla rivista Lotto 2000 e aggiornato nel 2011, i dati
pregressi sono stati confrontati con quelli attuali.
Il solo ritardo non è in grado di
esprimere un giudizio oggettivo sul grado di maturità che un numero o una serie
può aver raggiunto in un dato momento. Premesso che non esistono
“limiti assoluti”, è decisamente importante conoscere i valori massimi più
pertinenti per certi tipi di gioco in relazione alla vita del giocatore.
Vediamone in dettaglio alcuni aspetti.
Il ritardo è l’elemento di valutazione
che maggiormente interessa il lottomatore e che in un certo senso accresce la
fiducia nei confronti dell'evento sperato. Tale fiducia è spesso ricompensata
ma momenti di attesa oltre quelli soggettivamente sperati, potrebbero causare
perdite di gran lunga superiori alle vincite conseguite in precedenza.
Per ovviare a tali inconvenienti, il
giocatore ha essenzialmente due armi: la parsimonia limitando
la spesa complessiva (al termine della quale è saggio accettare la parziale
perdita) e la conoscenza dei “limiti” più probabili entro i
quali si dovrebbero contenere tali ritardi. Il termine probabilità,
in questo contesto, non è stato usato impropriamente; sappiamo perfettamente
che gli eventi sono indipendenti e quindi la probabilità di un numero al Lotto
è indipendente dal ritardo ed è sempre 1/18. Semplicemente il quesito
probabilistico che ci stiamo ponendo è: qual è il massimo ritardo più
probabile che un giocatore può aspettarsi nel suo periodo di osservazione? Anche
i fermi oppositori della teoria ritardista provino a dare una risposta.
Da una parte troviamo infatti il giocatore che per esperienza diretta osserva che certi eventi si ripetono costantemente (ad esempio che il più ritardatario oscilla tra le 120 e 200 estrazioni circa), per contro, i sostenitori della tesi antiritardista sostengono che un numero può non uscire mai e che tutto è possibile perché trattasi di eventi indipendenti (cioé ad ogni estrazione vi sono sempre le stesse condizioni iniziali).
Da una parte troviamo infatti il giocatore che per esperienza diretta osserva che certi eventi si ripetono costantemente (ad esempio che il più ritardatario oscilla tra le 120 e 200 estrazioni circa), per contro, i sostenitori della tesi antiritardista sostengono che un numero può non uscire mai e che tutto è possibile perché trattasi di eventi indipendenti (cioé ad ogni estrazione vi sono sempre le stesse condizioni iniziali).
A quest'ultimi suggeriamo che negare
teoricamente un fenomeno empirico che si verifica da 140 anni e che
sarebbe ripetibile anche con corrette simulazioni di
estrazioni casuali non è propriamente associabile al cosiddetto metodo
scientifico, verso il quale tutti si sentono convinti sostenitori.
Indicare che il massimo ritardo di un
numero possa essere poco al di sopra delle 204 estrazioni potrebbe avere poco
valore se valutato solo statisticamente (sarebbe ovvio perché oggi è un dato
certo), ma le indicazioni di Samaritani nella sua fondamentale
pubblicazione del 1937 e prima ancora di Bertrand ed Eulero (proprio i
matematici che si studiano nei libri), ad oggi non sono state mai smentite.
Certamente lo saranno in futuro...ma la domanda è: quando? A considerazioni puramente
teoriche e che contemplano l'infinito noi preferiamo una matematica di
misura, quella più confacente alla realtà osservabile.
Nelle tre pagine in cui è stato
suddiviso l'articolo originale seguono (L'estratto, Gruppi omogenei, Serie eterogenee) si effettuano i confronti
tra i ritardi storici e quelli teorici (massimi modali) sulla base della
formula dell' Ing. Ferruccio Aldo Samaritani.
IMPORTANTE NOTA aggiuntiva (anno 2011): nell'aggiornare i dati era necessario rivedere anche i valori massimi modali, in accordo con la formula dell'Ing. Samaritani, in quanto oltre alle nuove estrazioni la periodicità è aumentata (3 estrazioni alla settimana) e le ruote dal 2005 sono diventate 11 (quindi i massimi ritardi saranno tendenzialmente più alti); è stato quindi preferito aumentare le estrazioni totali a 9000 che, se viene mantenuta la stessa periodicità attuale saranno raggiunte nel 2025.
Se possono sembrare tanti anni si tenga presente che il massimo ritardo aumenta logaritmicamente quindi cresce nel tempo ma sempre più lentamente e nel caso dell'estratto si avranno ad esempio solo 9 estrazioni in più.
In tal maniera cambiamo radicalmente il paradigma: non più le estrazioni passate come punto di riferimento ma dei valori puramente teorici valevoli per il futuro e che nel corso degli anni tutti avranno la possibilità di confrontare. Invito quindi scettici, sostenitori della tesi antiritardista e appassionati del Lotto a stampare l'articolo e a conservarlo nel cassetto...l'appuntamento è al prossimo aggiornamento: anno 2025!
IMPORTANTE NOTA aggiuntiva (anno 2011): nell'aggiornare i dati era necessario rivedere anche i valori massimi modali, in accordo con la formula dell'Ing. Samaritani, in quanto oltre alle nuove estrazioni la periodicità è aumentata (3 estrazioni alla settimana) e le ruote dal 2005 sono diventate 11 (quindi i massimi ritardi saranno tendenzialmente più alti); è stato quindi preferito aumentare le estrazioni totali a 9000 che, se viene mantenuta la stessa periodicità attuale saranno raggiunte nel 2025.
Se possono sembrare tanti anni si tenga presente che il massimo ritardo aumenta logaritmicamente quindi cresce nel tempo ma sempre più lentamente e nel caso dell'estratto si avranno ad esempio solo 9 estrazioni in più.
In tal maniera cambiamo radicalmente il paradigma: non più le estrazioni passate come punto di riferimento ma dei valori puramente teorici valevoli per il futuro e che nel corso degli anni tutti avranno la possibilità di confrontare. Invito quindi scettici, sostenitori della tesi antiritardista e appassionati del Lotto a stampare l'articolo e a conservarlo nel cassetto...l'appuntamento è al prossimo aggiornamento: anno 2025!
l massimo ritardo modale: l'estratto
Parte 2/4 - L'articolo è stato
pubblicato nel 1999 sulla rivista Lotto 2000 e aggiornato nel 2011, i dati
pregressi sono stati confrontati con quelli attuali.
Il gioco più elementare e
particolarmente acclamato dai mass-media è proprio quello del numero più
ritardato. Spesso, per motivi commerciali si desta una grande enfasi su questo
tipo di gioco che però, se sistematicamente, incondizionatamente e lungamente
impiegato quasi sicuramente condurrebbe ad un bilancio negativo. Ecco, quindi,
che la prudenza alla quale spesso ci appelliamo sarebbe sufficiente per evitare
quegli spiacevoli episodi che la cronaca sovente racconta riguardo le
“sfortunate” vicende di alcuni giocatori del Lotto.
Basti pensare che un numero è rimasto assente anche per 202 estrazioni e molti altri hanno superato le 170: dati che da tempo non siamo abituati a registrare ma che in futuro, facilmente potremmo aspettarci (Nota: il valore 202 si riferisce al ritardo massimo nel 1999, nel 2006 abbiamo conosciuto il ritardo di 204 estrazioni, c.v.d.).
Uno studio analitico condotto dall’Ing. Samaritani e pubblicato in un suo libro nel 1937, si occupò di individuare matematicamente questo limite mediante alcune geniali intuizioni (per un approfondimento si veda il riquadro 1) che a tutt’oggi sembrano essere più che fondate.
Infatti, egli trovò un limite variabile nel tempo o meglio, dipendente dalla quantità di estrazioni effettuate (detta anche massa estrazionale): più estrazioni ci sono e più aumenta il “limite teorico” così, ad oggi (anno 1999) contiamo un massimo teorico di 220 estrazioni (al tempo dell’Ing. Samaritani era poco più basso e 5 anni dopo si registrò lo storico di 202 estrazioni con l’8 a Roma).
Secondo un’analisi empirica che recentemente abbiamo condotto è stato scoperto che l'indicazione del massimo ritardo presentato dall'Ing. Samaritani è un valore modale e può essere definito come il valore più probabile che si potrebbe ottenere con una massa estrazionale di grandezza finita.
Basti pensare che un numero è rimasto assente anche per 202 estrazioni e molti altri hanno superato le 170: dati che da tempo non siamo abituati a registrare ma che in futuro, facilmente potremmo aspettarci (Nota: il valore 202 si riferisce al ritardo massimo nel 1999, nel 2006 abbiamo conosciuto il ritardo di 204 estrazioni, c.v.d.).
Uno studio analitico condotto dall’Ing. Samaritani e pubblicato in un suo libro nel 1937, si occupò di individuare matematicamente questo limite mediante alcune geniali intuizioni (per un approfondimento si veda il riquadro 1) che a tutt’oggi sembrano essere più che fondate.
Infatti, egli trovò un limite variabile nel tempo o meglio, dipendente dalla quantità di estrazioni effettuate (detta anche massa estrazionale): più estrazioni ci sono e più aumenta il “limite teorico” così, ad oggi (anno 1999) contiamo un massimo teorico di 220 estrazioni (al tempo dell’Ing. Samaritani era poco più basso e 5 anni dopo si registrò lo storico di 202 estrazioni con l’8 a Roma).
Secondo un’analisi empirica che recentemente abbiamo condotto è stato scoperto che l'indicazione del massimo ritardo presentato dall'Ing. Samaritani è un valore modale e può essere definito come il valore più probabile che si potrebbe ottenere con una massa estrazionale di grandezza finita.
Riquadro 1. CALCOLO DEL RITARDO
MASSIMO TEORICO DI ATTESA DELL’ESTRATTO
I numeri al Lotto sono soggetti alla
distribuzione geometrica del tipo:
Qt=MqR dove Qt è la quantità di estratti che dovrebbero essere presenti a partire dal ritardo R, M è la massa estrazionale (cioè il totale degli estratti), q è la probabilità di non uscita (detta anche di probabilità di sopravvivenza). Samaritani si è posto il quesito di quale sia l’ultimo numero “intero” che obbedisce a questa distribuzione eguagliando la quantità teorica Qt a 1. Quindi:
Qt=MqR dove Qt è la quantità di estratti che dovrebbero essere presenti a partire dal ritardo R, M è la massa estrazionale (cioè il totale degli estratti), q è la probabilità di non uscita (detta anche di probabilità di sopravvivenza). Samaritani si è posto il quesito di quale sia l’ultimo numero “intero” che obbedisce a questa distribuzione eguagliando la quantità teorica Qt a 1. Quindi:
MqR=1
dunque stabilendo approssimativamente a
6.000, le estrazioni sino ad oggi effettuate, in considerazione che ci sono 10
ruote ed in ognuna di esse si estraggono 5 numeri, la massa M è
6.000x10x5=300.000. La probabilità che esca un numero è di 5 su 90 (1/18),
quindi che non esca è q=1-p=1-1/18= q=17/18. R invece, è la nostra incognita ed
è calcolabile mediante l’uso dei logaritmi:
R=ln(M)/ln(1/q)=ln(300.000)/ln(18/17)=R=220,6
estrazioni
In ogni caso, la storia del Lotto ha
sempre registrato valori più bassi, non dimentichiamo però che il futuro
potrebbe riservare sorprese aspettabili e se pensiamo che questo valore è una
moda, ovvero un valore medio possiamo anche attenderci dei massimi più alti.
Nota aggiuntiva del 2011: come accennato nell'introduzione aggiorniamo il calcolo del massimo
ritardo modale (teorico) dell'estratto. Con 9000 estrazioni si avrà una massa
estrazioniale di 9000x11x5=495000 estratti e il calcolo del massimo ritardo
modale per l'estratto sarà quindi:
R=ln(M)/ln(1/q)=ln(495.000)/ln(18/17)=229,4 estrazioni
Il massimo ritardo modale: serie omogenee
Parte 3/4 - L'articolo è stato
pubblicato nel 1999 sulla rivista Lotto 2000 e aggiornato nel 2011, i dati
pregressi sono stati confrontati con quelli attuali.
I gruppi omogenei (detti anche gruppi
a coesione matematica) sono formazioni composte da quantità
limitate ed ordinate secondo un criterio logico-matematico (distanza,
simmetria, somma numerica, ecc.). Lo studio di tali formazioni potrebbero
considerarsi il seme sulla base della quale si è sviluppata gran parte della
logica razionale applicata al gioco del Lotto a parità con il
ritardo dell’estratto.
Questi criteri hanno radici lontane nel tempo perché essendo poche serie si potevono facilmente seguire e aggiornare a mano, unico sistema possibile prima dell'esistenza del computer. Già molti decenni orsono, si poteva osservare che queste serie - almeno per le combinazioni più semplici - mantenevano ritardi abbastanza stabili ovvero il ritardo massimo registrava valori piuttosto bassi se confrontati con formazioni “qualsiasi”. Oggi, che possiamo calcolare molto rapidamente anche le formazioni eterogenee (ovvero tutte quelle esistenti con i 90 numeri) questo si è dimostrato ancor più vero: ad esempio una decina naturale generalmente ha un ritardo per ambo intorno alle 35-45 estrazioni ed abbiamo conosciuto un picco massimo di 128, mentre una decina eterogenea ha una media di circa 310 ed un picco di ben 411 estrazioni.
La differenza è dovuta alla scelta a priori delle formazioni e soprattutto dalla loro esigua quantità. Infatti, dobbiamo distinguere tra una serie qualsiasi e una serie predeterminata: entrambe appartengono all’insieme delle 5,72*1013 possibili decine ma la seconda viene scelta a priori di un certo evento come appunto, il calcolo del ritardo.
Ne consegue che la probabilità di una decina predeterminata sia la più ritardata è di 1/(5,72*1013), molto bassa mentre una serie “qualsiasi” ha ovviamente probabilità 1 (cioè la certezza). Pertanto è doveroso sfatare un mito: non è la coesione matematica in sé a favorire ritardi più bassibensì è attribuibile alla preselezione di un "campione" su un'ampia "popolazione".
Questi criteri hanno radici lontane nel tempo perché essendo poche serie si potevono facilmente seguire e aggiornare a mano, unico sistema possibile prima dell'esistenza del computer. Già molti decenni orsono, si poteva osservare che queste serie - almeno per le combinazioni più semplici - mantenevano ritardi abbastanza stabili ovvero il ritardo massimo registrava valori piuttosto bassi se confrontati con formazioni “qualsiasi”. Oggi, che possiamo calcolare molto rapidamente anche le formazioni eterogenee (ovvero tutte quelle esistenti con i 90 numeri) questo si è dimostrato ancor più vero: ad esempio una decina naturale generalmente ha un ritardo per ambo intorno alle 35-45 estrazioni ed abbiamo conosciuto un picco massimo di 128, mentre una decina eterogenea ha una media di circa 310 ed un picco di ben 411 estrazioni.
La differenza è dovuta alla scelta a priori delle formazioni e soprattutto dalla loro esigua quantità. Infatti, dobbiamo distinguere tra una serie qualsiasi e una serie predeterminata: entrambe appartengono all’insieme delle 5,72*1013 possibili decine ma la seconda viene scelta a priori di un certo evento come appunto, il calcolo del ritardo.
Ne consegue che la probabilità di una decina predeterminata sia la più ritardata è di 1/(5,72*1013), molto bassa mentre una serie “qualsiasi” ha ovviamente probabilità 1 (cioè la certezza). Pertanto è doveroso sfatare un mito: non è la coesione matematica in sé a favorire ritardi più bassibensì è attribuibile alla preselezione di un "campione" su un'ampia "popolazione".
Riquadro 2. La probabilità, un elemento
fondamentale
Spesso la probabilità si presta a
nascondere insidiosi errori di interpretazione. In diversi occasioni si è
potuto constatare che alcuni lottoamatori e studiosi, confondono il rapporto
equitativo con la probabilità. Ad esempio sappiamo che la probabilità di
indovinare un determinato ambo è di 10/4005=1/400,5 (10 sono gli ambi che si
possono formare con una cinquina e 4005 sono tutti gl’ambi componibili con i 90
numeri), ma sapendo che in una decina ci sono 45 ambi non sarebbe corretto
affermare che la probabilità di un ambo è di 45/400,5.
Dal resto ce ne potremmo accorgere aumentando il numero di decine e secondo tale logica, la probabilità che esca un ambo in una qualsiasi decina naturale (in totale sono 9) sarebbe di 9x45/400,5=1.01: un valore palesemente errato essendo superiore ad 1 (o al 100%), quindi oltre il limite massimo definito dalla probabilità.
Un corretto calcolo della probabilità deve passare per il numero di cinquine che possiedono almeno un ambo. Gli ambi in decina sono Cs(10,2)=45 (dove Cs sta per Combinazione semplice) moltiplicato i terni che si possono comporre con i restanti numeri: Cs(80,3)=82.160, quindi le cinquine sono 45x82.160=3.697.200. Inoltre, per formazione composte, si deve tener conto anche di vincite multiple, quindi delle cinquine che contengono 3, 4 o 5 numeri della serie esaminata. Sempre in riferimento alla decina la probabilità sarà:
Dal resto ce ne potremmo accorgere aumentando il numero di decine e secondo tale logica, la probabilità che esca un ambo in una qualsiasi decina naturale (in totale sono 9) sarebbe di 9x45/400,5=1.01: un valore palesemente errato essendo superiore ad 1 (o al 100%), quindi oltre il limite massimo definito dalla probabilità.
Un corretto calcolo della probabilità deve passare per il numero di cinquine che possiedono almeno un ambo. Gli ambi in decina sono Cs(10,2)=45 (dove Cs sta per Combinazione semplice) moltiplicato i terni che si possono comporre con i restanti numeri: Cs(80,3)=82.160, quindi le cinquine sono 45x82.160=3.697.200. Inoltre, per formazione composte, si deve tener conto anche di vincite multiple, quindi delle cinquine che contengono 3, 4 o 5 numeri della serie esaminata. Sempre in riferimento alla decina la probabilità sarà:
Sapendo che con 90 numeri si possono
formare Cs(90,5)=43.949.268 cinquine, la probabilità di indovinare almeno un
ambo di una determinata decina è
p=(3.697.200+379.200+16.800+252)/43.949.268=0,09314039. Quindi il ciclo medio teorico è di 1/p=1/0.09314039=10,73 estr.
Questo significa che mediamente l’ambo di una certa decina si presenta ogni 10,7 estrazioni.
p=(3.697.200+379.200+16.800+252)/43.949.268=0,09314039. Quindi il ciclo medio teorico è di 1/p=1/0.09314039=10,73 estr.
Questo significa che mediamente l’ambo di una certa decina si presenta ogni 10,7 estrazioni.
DISTINZIONI COMPORTAMENTALI NEI GRUPPI OMOGENEI
AMBI OMOGENEI
|
|
Tipo di Ambi
|
Quantità
|
Ambi Gemelli
|
28
|
Ambi Vertibili
|
28
|
Ambi Complementari
|
44
|
Ambi Simmetrici
|
45
|
Ambi Diametrali
|
45
|
Ambi Triplicati
|
30
|
Ambi Proporzionali 1-5
|
17
|
Ambi Proporzionali 3-5
|
17
|
Ambi Quadratici
|
29
|
Ambi Biunivoci
|
45
|
Ambi Biunivoci
|
17
|
Totale Ambi
|
418
|
Tabella 1
Elenco degli ambi omogenei più conosciuti e relativa quantità. In totale 418 ambi su 4005 esistenti. La probabilità che uno di questi diventi l'ambo più ritardato è quindi oltre il 10%.
Elenco degli ambi omogenei più conosciuti e relativa quantità. In totale 418 ambi su 4005 esistenti. La probabilità che uno di questi diventi l'ambo più ritardato è quindi oltre il 10%.
Di fatto, anche formazioni disordinate
se scelte non per le loro caratteristiche di ritardo ma “a caso”, molto
probabilmente si comporterebbero allo stesso modo di una formazione a coesione
matematica ed infatti, hanno la stessa probabilità di sortita.
L’unica limitazione è che tale logica non si può reiterare all’infinito (o meglio fino al numero massimo di formazioni) poichè, aumentando l’insieme delle serie analizzate aumenta proporzionalmente anche la probabilità di incorrere in ritardi più alti. Questo è ancor più temibile per gruppi di ambi e terzine per le quali, complessivamente, ce ne sono molto poche.
Si consulti la tabella 2 dove sono presenti le principali formazioni numeriche per ambo e alle quali se ne potrebbero aggiungere delle altre ugualmente note. In considerazione che gli ambi possibili sono 4005, la probabilità che i due numeri più ritardati appartengano anche ad un gruppo simmetrico è almeno del 418/4005=0.104 367 (cioè il 10,4%). Tale valore è da intendersi anche come la probabilità che due numeri “ordinati” superano il valore storico precedente in un certo momento. Dobbiamo aspettarci, mediamente 1 caso su 10 che due numeri in maggior ritardo per ambo siano appartenenti ad un gruppo coeso.
Dunque la simmetria potrebbe indurre a ipotesi di gioco potenzialmente pericolose mentre tale eventualità tende ad annullarsi per formazioni quantitativamente maggiori come quanto già esposto nel confronto tra decine ordinate e disordinate.
L’unica limitazione è che tale logica non si può reiterare all’infinito (o meglio fino al numero massimo di formazioni) poichè, aumentando l’insieme delle serie analizzate aumenta proporzionalmente anche la probabilità di incorrere in ritardi più alti. Questo è ancor più temibile per gruppi di ambi e terzine per le quali, complessivamente, ce ne sono molto poche.
Si consulti la tabella 2 dove sono presenti le principali formazioni numeriche per ambo e alle quali se ne potrebbero aggiungere delle altre ugualmente note. In considerazione che gli ambi possibili sono 4005, la probabilità che i due numeri più ritardati appartengano anche ad un gruppo simmetrico è almeno del 418/4005=0.104 367 (cioè il 10,4%). Tale valore è da intendersi anche come la probabilità che due numeri “ordinati” superano il valore storico precedente in un certo momento. Dobbiamo aspettarci, mediamente 1 caso su 10 che due numeri in maggior ritardo per ambo siano appartenenti ad un gruppo coeso.
Dunque la simmetria potrebbe indurre a ipotesi di gioco potenzialmente pericolose mentre tale eventualità tende ad annullarsi per formazioni quantitativamente maggiori come quanto già esposto nel confronto tra decine ordinate e disordinate.
IL MASSIMO TEORICO NEI GRUPPI OMOGENEI
Anche per queste formazioni sono stati
studiati i massimi di attesa con risultati approssimativi, ma molto vicini alla
realtà. Nella documentazione di Samaritani, a dire il vero, non si trova molto
riguardo le formazioni a coesione matematica forse perché purtroppo non ne ebbe
il tempo in quanto sopraggiunse prematuramente la sua morte. Altri autori però,
proseguirono le sue ricerche (in particolar modo Siculus e il
carissimo amico Leontino Gorgia) completando l’argomento in maniera
ineccepibile.
Il procedimento, come potete ben immaginare, è molto simile a quello dell’estratto ma, in questo caso, si devono considerare che le combinazioni in gioco sono più di una (dalla terzina in su) e quindi si potrebbero fare vincite multiple. In pratica questo si riflette nel calcolo della probabilità che sarà maggiore di quella di un singolo ambo (riquadro 2). I passaggi che sostanzialmente sono stati spiegati, in seguito non saranno trattati in dettaglio, diamo però la formula generale, valida per qualsiasi combinazione e per qualsiasi formazione. La formula è:
Il procedimento, come potete ben immaginare, è molto simile a quello dell’estratto ma, in questo caso, si devono considerare che le combinazioni in gioco sono più di una (dalla terzina in su) e quindi si potrebbero fare vincite multiple. In pratica questo si riflette nel calcolo della probabilità che sarà maggiore di quella di un singolo ambo (riquadro 2). I passaggi che sostanzialmente sono stati spiegati, in seguito non saranno trattati in dettaglio, diamo però la formula generale, valida per qualsiasi combinazione e per qualsiasi formazione. La formula è:
dove:
·
M è la massa estrazionale che aumenta nel tempo (nel 1999 abbiamo
indicato 60.000 estrazioni, nel 2011 ne consideriamo 9.000
come già esposto nell'Introduzione)
·
n sono gli elementi che compongono la serie (ad esempio 10 per una
decina)
·
c è la combinazione (2 se è l’ambo)
·
ts è il totale di serie che compongono il gruppo esaminato (nelle decine
naturali ts=9)
·
p è la probabilità che sortisca ALMENO un ambo
·
q è la probabilità di sopravvivenza (ovvero q=1-p che, sempre nel caso
della decina è pdecina= 0.09314039, quindi qdecina=0.9068591)
Per completezza di esposizione non
potevamo esimerci dal presentare e spiegare i criteri di calcolo delle stime
dei massimi teorici ora, invece, omettiamo tutta una serie di calcoli e
presentiamo in tabella 2 alcuni esempi riguardo le più
conosciute formazioni omogenee.
MASSIMO RITARDO MODALE (TEORICO) E
STORICO DEI GRUPPI OMOGENEI
|
||||||||
Gruppi Omogenei
|
pubblicato nel 1999
|
pubblicato nel 2011
|
||||||
RC Modale
|
RC Max Storico
|
Scarto Unitario
|
Scarto relativo
|
RC Modale
|
RC Max Storico
|
Scarto Unitario
|
Scarto relativo
|
|
Decine Naturali
|
113
|
118
|
+5
|
+0,04424
|
118
|
118
|
0
|
0,0
|
Decine Cabalistiche
|
113
|
128
|
+15
|
+0,13274
|
118
|
128
|
+10
|
+0,08474
|
Decine Simmetriche
|
113
|
112
|
-1
|
-0,00884
|
118
|
112
|
-6
|
-0,05084
|
Figura
|
113
|
120
|
+7
|
+0,06194
|
118
|
120
|
+2
|
+0,01694
|
Cadenze
|
138
|
129
|
-9
|
-0,07857
|
144
|
143
|
-1
|
-0,00694
|
Controfigure
|
139
|
143
|
+4
|
+0,02877
|
144
|
143
|
-1
|
-0,00694
|
Cifra Pura
|
139
|
125
|
-13
|
-0,09352
|
143
|
125
|
-18
|
-0,12587
|
Cifra Impura
|
139
|
137
|
-2
|
-0,01438
|
139
|
175
|
+36
|
+0,25899
|
Sestine Somma 273
|
301
|
319
|
+18
|
+0,05980
|
315
|
319
|
+4
|
+0,01269
|
Sestine Cifra Composta
|
274
|
303
|
+29
|
+0,10583
|
289
|
303
|
+14
|
+0,048442
|
Sestine Circolari
|
301
|
299
|
-2
|
-0,00664
|
315
|
306
|
-9
|
-0,02857
|
Sestine Consecutive
|
301
|
331
|
+30
|
+0,09966
|
315
|
331
|
+16
|
+0,05079
|
Sestine Distanza 45
|
301
|
274
|
-27
|
-0,08970
|
315
|
321
|
+6
|
+0,01904
|
Sestine Esagonali
|
301
|
318
|
+17
|
+0,05647
|
315
|
318
|
+3
|
+0,00952
|
Sestine Tricifriche
|
274
|
287
|
+13
|
+0,04744
|
289
|
287
|
-2
|
-0,00692
|
Cinquine Consecutive
|
426
|
416
|
-10
|
-0,02347
|
447
|
416
|
-31
|
-0,06935
|
Cinquine Pentagonali
|
426
|
510
|
+84
|
+0,19718
|
447
|
510
|
+63
|
+0,140939
|
Cinquine Correlative
|
399
|
455
|
+56
|
+0,14035
|
420
|
455
|
+35
|
0,083333
|
Cinquine Classiche
|
426
|
545
|
+119
|
+0,27934
|
447
|
545
|
+98
|
+0,21923
|
Cinquine a Coesione
|
426
|
415
|
-11
|
-0,02582
|
447
|
415
|
-32
|
-0,07158
|
Quartine a Cifra Composta (28)
|
704
|
777
|
+73
|
+0,10369
|
738
|
777
|
+39
|
+0,05284
|
Quartine di Cifra Zerata (36)
|
721
|
716
|
-5
|
-0,00693
|
756
|
747
|
139
|
0,16257
|
Quartine Complementari (22)
|
687
|
705
|
+18
|
+0,02620
|
722
|
705
|
-17
|
-0,02354
|
Quartine Consecutive (30)
|
709
|
703
|
-6
|
-0,00846
|
743
|
703
|
-40
|
-0,05383
|
Quartine Bicifriche (28)
|
704
|
968
|
+264
|
+0,37500
|
738
|
968
|
+230
|
+0,31165
|
Quartine Radicali (8)
|
617
|
791
|
+174
|
+0,28200
|
652
|
791
|
+139
|
+0,21319
|
Quartine Simmetriche (22)
|
687
|
768
|
+81
|
-0,11790
|
722
|
768
|
+46
|
+0,06371
|
Quartine Somma Unita (22)
|
687
|
791
|
+104
|
+0,15138
|
722
|
791
|
+69
|
+0,09556
|
Terzine Simmetriche (30)
|
1295
|
1472
|
+177
|
+0,13667
|
1363
|
1472
|
+109
|
+0,07997
|
Terzine Consecutive (46)
|
1353
|
1675
|
+322
|
+0,23798
|
1421
|
1675
|
+254
|
+0,17874
|
Terzine Centrali (12)
|
1170
|
1270
|
+100
|
+0,08547
|
1238
|
1270
|
+32
|
+0,02584
|
Terzine Somma Gemellare (16)
|
1209
|
922
|
-287
|
-0,23738
|
1277
|
922
|
+355
|
+0,27799
|
Ambi Gemelli (28)
|
3337
|
3665
|
+328
|
+0,09829
|
3537
|
3665
|
+128
|
+0,03618
|
Ambi Vertibili (28)
|
3337
|
2951
|
-386
|
-0,11567
|
3537
|
2951
|
-586
|
-0,16567
|
Ambi Consecutivi (89)
|
3800
|
3304
|
-496
|
-0,13052
|
4000
|
3631
|
-369
|
-0,09225
|
Ambi Biunivoci (45)
|
3527
|
2716
|
-811
|
-0,22994
|
3727
|
2957
|
-570
|
-0,15293
|
Ambi Complementari (45)
|
3527
|
3556
|
+29
|
+0,00822
|
3727
|
3556
|
171
|
0,04588
|
Ambi Diametrali (45)
|
3527
|
2740
|
-1842
|
-0,03638
|
3727
|
2974
|
-553
|
0,14301
|
Ambi Triplicati (30)
|
3365
|
3150
|
-215
|
-0,06389
|
3565
|
3150
|
-415
|
-0,11640
|
Ambi Simmetrici (45)
|
3527
|
3189
|
-338
|
-0,09583
|
3727
|
3234
|
-493
|
-0,1322
|
Tabella 2. Massimi ritardi nei gruppi
omogenei.
In questa tabella sono indicati i valori
storici (RC Max Storico), a partire dal 1871, delle più conosciute formazioni
omogenee e poste a confronto con i massimi teorici (RC Max Teorico). Sono stati
mantenuti i valori dell'Aprile 1999, anno di pubblicazione su carta stampata
dell'articolo (con qualche piccola correzione ma nulla di diverso nella
sostanza) e i dati aggiornati ad Aprile 2011.
Rileviamo una generale riduzione dello scarto con un massimo del 31% con il gruppo di Quartine Bicifriche (il precedente era il 37%) mentre l'eccezione la troviamo proprio nelle formazioni con più numeri (presumibilmente più stabili) con un 25% raggiunto dal gruppo Cifra Impura che sono composte da 10 novine.
Si noti che in entrambi i casi gli scarti precedenti erano con segno negativo, cioé non avevano ancora toccato il ritardo massimo modale.
Le decine, invece, restano invariate ed anzi riducono il gap precedente ma non sorprenderebbero scarti superiori prossimi a quelli già conosciuti (se applicassimo lo scarto delle novine avremmo circa 149 estrazioni come picco massimo). Sarà interessante vedere cosa succederà nel prossimo decennnio.
Rileviamo una generale riduzione dello scarto con un massimo del 31% con il gruppo di Quartine Bicifriche (il precedente era il 37%) mentre l'eccezione la troviamo proprio nelle formazioni con più numeri (presumibilmente più stabili) con un 25% raggiunto dal gruppo Cifra Impura che sono composte da 10 novine.
Si noti che in entrambi i casi gli scarti precedenti erano con segno negativo, cioé non avevano ancora toccato il ritardo massimo modale.
Le decine, invece, restano invariate ed anzi riducono il gap precedente ma non sorprenderebbero scarti superiori prossimi a quelli già conosciuti (se applicassimo lo scarto delle novine avremmo circa 149 estrazioni come picco massimo). Sarà interessante vedere cosa succederà nel prossimo decennnio.
Concludiamo affermando che i
dati della pubblicazione del 1999, se confrontati con quelli del 2011
avvalorano la tesi ritardista dell'Ing. Samaritani e smentiscono sul campo la
tesi secondo la quale gli eventi indipendenti producono risultati del tutto
imprevedibili. Possiamo anche affermare che i "limiti di
variabilità" esposti e valutati solo statisticamente potrebbero essere
stimati anche analiticamente.
Per contro, è doveroso precisare che trattasi di valori approssimativi, medie di una quantità molto grande di possibili storie (di cui solo una si avvererà), quindi non forniscono certezze sul futuro del gioco, dal resto la probabilità stessa, per sua definizione, non ha pretese deterministiche.
Confutare senza dimostrazione questo, significa entrare nel campo delle opinioni che nulla ha a che vedere il sapere scientifico e il suo strumento principe: la sperimentazione.
Per contro, è doveroso precisare che trattasi di valori approssimativi, medie di una quantità molto grande di possibili storie (di cui solo una si avvererà), quindi non forniscono certezze sul futuro del gioco, dal resto la probabilità stessa, per sua definizione, non ha pretese deterministiche.
Confutare senza dimostrazione questo, significa entrare nel campo delle opinioni che nulla ha a che vedere il sapere scientifico e il suo strumento principe: la sperimentazione.
Il massimo ritardo modale: serie eterogenee
Parte 4/4 - L'articolo è stato pubblicato
nel 1999 sulla rivista Lotto 2000 e aggiornato nel 2011, i dati pregressi sono
stati confrontati con quelli attuali.
Resta da affrontare il calcolo del
massimo ritardo di attesa della serie più ritardata tra tutte quelle esistenti.
La differenza più evidente che si vedrà rispetto ai Gruppi omogenei è che, a parità di numeri, quelle
eterogenee hanno ritardi decisamente più alti. La spiegazione è già stata
fornita nella pagina precedente: nel caso delle formazioni omogenee si
seleziona un piccolissimo campione prelevato su un'ampia popolazione, quindi la
probabilità che in esso sia contenuta la serie più ritardata in assoluto è
proporzionale alla sua selezione; per le serie eterogenee, utilizzando
direttamente tutta la "popolazione" (cioè tutte le serie esistenti)
si avrà la certezza del 100% che in essa è contenuta la serie più ritardata.
Si tenga presente però che il periodo di
attesa è equivalente a quello delle serie omogenee in quanto dipende, oltre che
dalla massa estrazione, anche dalla probabilità: due parametri identici in
entrambi i casi.
La formula del calcolo del massimo
teorico è identica a quella delle formazioni omogenee ma in questo caso, le
serie da considerare ts è sono tutte quelle esistenti
con n numeri (quindi sarà la combinazione semplice di n su c).
Omettiamo quindi alcuni passaggi matematici e presentiamo la formula che per la
prima volta pubblichiamo in maniera sintetica (anno 1999):
Dove:
·
M è il totale di estrazioni effettuate (6.000x10 ruote nel 1999 e
9.000x11 ruote nel 2011);
·
K è la costante di decadimento (introdotta da Leontino
Gorgia) e si ottiene dalla formula K=-1/ln(q)
·
n è la quantità di numeri in esame (es. 10 per una decina);
·
c è la combinazione in gioco (per l'ambo è 2).
È bene conoscere l’esistenza di tale
formula ma non occorre utilizzarla poiché da essa si estrarrebbero i dati come
in tabella 3.
Serie Eterogenee
|
Anno 1999
|
Anno 2011
|
||||||
RC Max Teorico
|
RC Max Storico
|
Scarto Unitario
|
Scarto Relativo
|
RC Max Teorico
|
RC Max Storico
|
Scarto Unitario
|
Scarto Relativo
|
|
Dozzina
|
305
|
329
|
+24
|
0,07295
|
308
|
329
|
+21
|
0,06818
|
Undicina
|
342
|
351
|
+9
|
0,02564
|
347
|
351
|
+4
|
0,01152
|
Decina
|
391
|
411
|
+20
|
0,04866
|
396
|
411
|
+15
|
+0,02777
|
Novina
|
451
|
503
|
+52
|
+0,10338
|
459
|
503
|
+44
|
+0,09586
|
Ottina
|
532
|
535
|
+3
|
+0,00560
|
541
|
535
|
-6
|
-0,01109
|
Settina
|
644
|
688
|
+44
|
+0,06395
|
655
|
688
|
+33
|
+0,05038
|
Sestina
|
805
|
800
|
-5
|
-0,00625
|
820
|
884
|
+64
|
+0,07805
|
Cinquina
|
1056
|
1048
|
-8
|
-0,00763
|
1079
|
1053
|
-26
|
-0,02409
|
Quartina
|
1496
|
1414
|
-82
|
-0,05481
|
1531
|
1497
|
-34
|
-0,02220
|
Terzina
|
2420
|
2371
|
-49
|
-0,02066
|
2489
|
2371
|
-118
|
-0,04741
|
Ambo
|
5322
|
4995
|
-327
|
-0.06546
|
5523
|
5616
|
+93
|
+0,01684
|
Tabella 3 - Ritardi Storici e Massimi Modali delle serie eterogenee per
il gioco del Lotto. Anche in questo caso troviamo una buona
corrispondenza tra i valori reali e quelli teorici con una variabilità anche
minore se confrontato con le formazioni omogenee. Questa lascia supporre una
migliore stabilità e dunque una maggiore prevedibilità specialmente per le
formazioni con la maggior quantità di numeri (dalla settina in poi).
ANALISI DEI DATI AL 2011
Rispetto alle formazioni omogenee
possiamo apprezzare mediamente una maggiore corrispondenza tra massimi storici
e massimi teorici modali sin dal 1999 il cui scarto massimo registrato era solo
del 10% circa. Nel 2011 osserviamo tendenzialmente un'ulteriore riduzione dello
scarto compreso il valore massimo intorno al 9%. Quindi oggettivamente, dal
punto di vista previsionale le formazioni eterogenee si confermano migliori dei
gruppi omogenei.
Osserviamo inoltre due dati di
attualità (evidenziati in rosso nella tabella): l'ambo più ritardato
17.56 a BARI con 5619 estrazioni (l'ultima volta è uscito nel 1923) e la
sestina 3.4.6.21.55.68 a FIRENZE con 887 estrazioni. Riguardo l'ambo secco a
BARI auspichiamo la sua uscita ma la sua variabilità dovuta ad una quantità di
numeri troppo piccola e uno scarto ancora così basso lascia intendere che
l'attesa potrebbe essere ancora di molti anni; al contrario, la sestina
inizia ad essere interessante in quanto il suo scarto è già al 7%.
Valutando il massimo statistico raggiunto dalla novina o poco più (essendo
composta da meno numeri possiamo aspettarci una variabilità potenzialmente più
alta), supponendo sia dell'11%, il suo valore massimo potrebbe essere contenuto
entro le 910 estrazioni.
NOTA di aggiornamento al 21 Maggio 2011: la sestina 3.4.6.21.55.68 a Firenze si è fermata a 905 estrazioni di ritardo con l'ambo 21.55 quindi rientra nel limite di 910 estrazioni indicato ad Aprile e questo sotto gli occhi di tutti coloro che hanno letto l'articolo prima. Dunque, ancora nessuna eccezione imprevedibile.
NOTA di aggiornamento al 21 Maggio 2011: la sestina 3.4.6.21.55.68 a Firenze si è fermata a 905 estrazioni di ritardo con l'ambo 21.55 quindi rientra nel limite di 910 estrazioni indicato ad Aprile e questo sotto gli occhi di tutti coloro che hanno letto l'articolo prima. Dunque, ancora nessuna eccezione imprevedibile.
NOTA SU COME SONO STATI OTTENUTI I DATI
Nel 1999, con la pubblicazione del
presente articolo sono stati presentati per la prima volta in assoluto,
i ritardi storici di queste formazioni per il gioco del Lotto. La mole di
calcoli che devono essere effettuati per giungere a tali risultati è enorme: si
pensi ad esempio che per conoscere il ritardo attuale (non storico) di una
decina tra le 11 ruote occorre esaminare 5,72 * 1013 decine.
Il software utilizzato sfrutta lo stesso algoritmo incluso nel programma Lotto CompLotto (il più veloce esistente), creato dallo stesso autore del presente articolo.
Il software utilizzato sfrutta lo stesso algoritmo incluso nel programma Lotto CompLotto (il più veloce esistente), creato dallo stesso autore del presente articolo.
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