- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" - 1^ parte
Al di
là di ciò che si sente dire e che si è abituati a leggere, gli eventi casuali
si evolvono rispettando poche ma fondamentali leggi. Una di queste è la
cosiddetta "legge del terzo", che ricorre spessissimo negli scritti
dei vari studiosi. Ma cos’è la legge del terzo e cosa stabilisce? In breve,
essa stabilisce che in un ciclo teorico relativo alla combinazione cui si fa
riferimento, l’intera rosa degli eventi si distribuisce in ragione di 2/3
"si" ed 1/3 "no". Nel secondo ciclo, l’insieme delle
combinazioni facenti parte del gruppo di quelle assenti nel primo ciclo,
rispetta anch’esso la legge del terzo, vale a dire che i 2/3 usciranno ed 1/3
no, e così via per i cicli successivi. Ciò avviene ineluttabilmente, fatte
salve piccole fluttuazioni insignificanti ai fini globali. L’enunciazione della
legge è estremamente semplice come abbiamo visto, eppure si tratta di un
principio alla cui base c’è l’essenza del calcolo delle probabilità, materia
abbastanza ostica e per certi versi non facile da comprendere appieno. Vediamo
perché la legge cui abbiamo accennato ha "bisogno" del calcolo delle
probabilità. Innanzitutto bisogna conoscere esattamente i valori di probabilità
semplice, favorevole e contraria, dell’evento in esame. Conosciuti questi (in
particolare quelli di probabilità contraria), bisogna poi conoscere il modo per
calcolare la probabilità composta, cosa determinante ai fini della spiegazione
matematica della legge del terzo. Rimandando magari ad una prossima serie di
puntate dedicate espressamente alla matematica dell’"incertezza" i
fondamentali del calcolo delle probabilità e del calcolo combinatorio,
riferiamoci a cose scontate, che sono bagaglio culturale di tutti gli
appassionati del gioco del Lotto. Le cose che seguono sono pertanto delle
nozioni che non staremo a spiegare nel dettaglio. Prenderemo in esame la sorte
dell’estratto semplice e dell’ambo secco, le combinazioni più care ai
giocatori. Tutti sappiamo che il regolamento del gioco del Lotto prevede
l’estrazione di 5 numeri senza reimbussolamento da una massa di 90. L’evento
più semplice è quindi l’estratto, cioè azzeccare uno dei 5 numeri tirati fuori
dall’urna. La probabilità favorevole di un evento si calcola tenendo conto di
una frazione al cui numeratore si pongono i casi favorevoli ed al denominatore
quelli possibili. Nel caso dell’estratto semplice sappiamo che i casi
favorevoli sono 5 e quelli possibili 90. La probabilità semplice è quindi pari
a 5/90, frazione che semplificata diventa 1/18. Se si gioca un numero per
estratto su una ruota si ha una probabilità favorevole e 17 contrarie. La
probabilità contraria è infatti pari a 17/18 (ovvero 85/90), dal momento che la
somma delle due probabilità, favorevole e contraria, deve essere 1. Infatti:
Saliamo
di livello e passiamo alla sorte dell’ambo secco. Innanzitutto dobbiamo
conoscere il valore da inserire al denominatore della frazione che definisce la
probabilità. Esso è pari a 4005, perché tante sono le combinazioni binarie che
si formano con i 90 numeri singoli. Ora quanti ambi si formano con i 5 estratti
di una qualsiasi estrazione? Tutti sappiamo che sono 10, quindi le frazioni che
definiscono i valori di probabilità favorevole e contraria dell’ambo secco
sono:
è prob.
Favorevole
è prob.
Contraria
Questi
valori, sia quelli dell’estratto che quelli dell’ambo, si riferiscono alla
probabilità che giocando un solo numero o un solo ambo lo si vinca
nell’estrazione in cui lo si gioca. Poniamoci ora la seguente domanda: se
scelgo un numero e lo gioco per 18 estrazioni consecutive che probabilità ho
che questo numero esca in una qualsiasi di queste 18 estrazioni? Qui si passa
dal concetto di probabilità semplice a quello di probabilità composta. Questa
si calcola moltiplicando tra loro le varie probabilità semplici. Nel caso
quindi dobbiamo calcolare che probabilità di verificarsi ha l’evento della NON
estrazione dell’estratto nell’ambito di 18 estrazioni consecutive. In pratica
bisogna moltiplicare per se stessa 18 volte la frazione 17/18; equivale a dire
elevarla alla 18^ potenza:
E’ ovvio
che la probabilità cercata sta nel complemento all’unità del valore appena
trovato:
1 - 0,357417 = 0,642583
Scegliendo
un numero qualsiasi e giocandolo 18 volte consecutive abbiamo circa 64
probabilità su 100 di vederlo sortire in una qualsiasi delle 18 estrazioni. Non
a caso abbiamo scelto di calcolare la probabilità di sortita di un numero in 18
estrazioni. Questo perché 18 rappresenta l’inverso della frazione di
probabilità favorevole dell’estratto semplice. Questa operazione ci indica
quello che viene definito ritardo naturale, il ciclo teorico di
frequenza della combinazione in esame, vale a dire l’intervallo entro il quale
tutti i 90 numeri dovrebbero uscire dall’urna se il regolamento non prevedesse
il reimbussolamento ad ogni estrazione di 5 numeri (infatti 5 x 18 = 90). Il
ciclo teorico dell’estratto secco è quindi 18 estrazioni, mentre quello
dell’ambo è 400,5 prove. Facciamo la stessa operazione con la probabilità che
ha un ambo di sortire in un’estrazione qualsiasi di 400,5 consecutive:
1 - 0,367419 = 0,632581
La
probabilità di veder sortire l’ambo scelto nell’ambito di 400,5 estrazioni è
pari a circa il 63%. C’è una differenza di una unità percentuale rispetto a ciò
che la matematica stabilisce per il ciclo dell’estratto. E’ una differenza che
può sembrare insignificante ma che invece stabilisce che una certa diversità di
comportamento deve esistere tra le due sorti considerate. Vedremo
prossimamente.
- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" - 2^ parte
Nell’articolo
precedente abbiamo stabilito i valori di probabilità, favorevole e contraria,
che si assegnano alle combinazioni dell’estratto semplice e dell’ambo su due
numeri, questo limitatamente all’ambito di un ciclo teorico (18 estrazioni per
l’estratto semplice e 400,5 estrazioni per l’ambo su due numeri). Ricordiamole:
ESTRATTO SU UN NUMERO
è prob.
Favorevole
è prob.
Contraria
AMBO SU DUE NUMERI
è prob.
Favorevole
è prob.
Contraria
Poniamoci
ora le seguenti domande:
1) Dopo
18 prove, quanti numeri tra i 90 non saranno usciti?
2) Dopo
400,5 prove quanti ambi dei 4005 non saranno usciti?
Le
risposte le troviamo nelle seguenti proporzioni:
1) (17
: 18)18 = x : 90 è x = 1718 x 90 : 1818 =
32,167…
2)
(399,5 : 400,5)400,5 = x : 4005 è x = 399,5400,5 x 4005 :
400,5400,5 = 1471,515…
Dopo 18
prove troviamo che circa 32 numeri tra i 90 saranno rimasti assenti (equivale a
dire più o meno il 36%). Dopo 400,5 prove circa 1472 ambi tra i 4005 possibili
non saranno usciti (quasi il 37%). Passiamo al ciclo successivo. Ovviamente gli
esponenti diventano 36 (18 x 2) per l’estratto e 801 (400,5 x 2) per l’ambo:
Dopo
due cicli teorici circa 11 numeri sui 90 iniziali e 541 ambi sui 4005 iniziali
rimangono assenti. Ora se andassimo ad effettuare il rapporto tra gli assenti
del secondo ciclo e quelli del primo ciclo avremo le stesse identiche
percentuali assegnate dal calcolo delle probabilità al rapporto tra quelli del
primo ciclo nei confronti del totale della massa considerata, cioè 90 per
l’estratto e 4005 per l’ambo. Infatti:
ESTRATTO
AMBO
Se proseguissimo con il calcolo
nel terzo ciclo, poi nel quarto e così via, otterremmo le stesse identiche
proporzioni tra un ciclo e l’altro. Ebbene, sostanza delle cose è che per
l’estratto la legge di probabilità stabilisce una ragione del 35,7% di assenze
ciclo per ciclo e del 36,7% per l’ambo. Queste percentuali vengono
"tradotte" non del tutto correttamente dagli studiosi come "un
terzo" (forse perché è facile fare 90/3 oppure 4005/3) , cosa che come
abbiamo visto non corrisponde alla realtà stabilita inequivocabilmente dalla
matematica probabilistica. Il discorso comincia a farsi interessante, perché
entriamo nel campo dei ritardi, i quali, visti dall’ottica di questo principio,
evidenziano spunti molto interessanti, soprattutto per ciò che concerne la
sorte dell’ambo. Se amate la verità matematica delle cose non mancate di
visitare le nostre pagine prossimamente.
- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" - 3^ parte
Sulla
base di quanto finora detto possiamo quindi schematizzare il tutto in una
tabella che contenga i valori delle residue combinazioni ciclo per ciclo, così
come stabilito mediante il corretto calcolo delle probabilità. Partiamo
ovviamente con l’estratto. Ricorderete che la probabilità favorevole
dell’estratto semplice su un solo numero è pari ad 1/18, quindi un ciclo
completo è di 18 estrazioni. In tale intervallo, se non ci fosse il
reimbussolamento, tutti e 90 i numeri vedrebbero la luce, ma così non è; quindi
in 18 estrazioni ci saranno numeri non sortiti affatto e numeri estratti una o
più volte. Abbiamo visto che la matematica probabilistica ci indica una ragione
di "assenze" ciclo per ciclo pari a circa il 35,7%. Supponendo allora
un qualsiasi momento "zero" di inizio osservazione, i 90 numeri
iniziali si palesano secondo la seguente progressione:
CICLO
|
ESTRAZIONI
|
PROBABILITA’
|
QUANTITA’
SORTITI
|
QUANTITA’
NON SORTITI
|
0
|
0
|
1
|
0
|
90
|
1
|
18
|
0,357417237
|
57,83244869
|
32,16755131
|
2
|
36
|
0,127747081
|
78,50276270
|
11,49723730
|
3
|
54
|
0,045659009
|
85,89068921
|
4,10931079
|
4
|
72
|
0,016319317
|
88,53126149
|
1,46873851
|
4,37
|
78,725237
|
0,011111111
|
89,00000001
|
0,99999999
|
5
|
90
|
0,005832805
|
89,47504754
|
0,52495246
|
6
|
108
|
0,002084745
|
89,81237294
|
0,18762706
|
7
|
126
|
0,000745124
|
89,93293886
|
0,06706114
|
8
|
144
|
0,00026632
|
89,97603119
|
0,02396881
|
9
|
162
|
9,51874E-05
|
89,99143313
|
0,00856687
|
10
|
180
|
3,40216E-05
|
89,99693805
|
0,00306195
|
11
|
198
|
1,21599E-05
|
89,99890561
|
0,00109439
|
11,22
|
202
|
9,67467E-06
|
89,99912928
|
0,00087072
|
Ai fini
di una piena comprensione da parte dei lettori meno esperti, chiariamo il
significato dei valori della tabella suesposta. Nella 1^ colonna abbiamo il
progressivo dei cicli considerati, quantificato in estrazioni nella 2^ colonna;
la 3^ colonna riporta un valore di probabilità, che è quello favorevole al
verificarsi della NON estrazione dell’estratto entro il limite di prove
evidenziato dalla riga corrispondente. Vale la pena soffermarci un attimo su
questo punto facendo un esempio. Se consideriamo una quantità di 72 estrazioni
consecutive, un numero ha una probabilità di NON sortire di 0,016319317 che,
tradotto in percentuale, vuol dire circa l’1,63%. Ciò equivale a dire che un
numero per estratto semplice su una ruota ha una probabilità di sortire in 72
estrazioni pari a 0,983680683, cioè circa il 98,37%. Chiaro? La 4^ colonna
riporta la quantità di numeri sortiti dei 90 iniziali fino al raggiungimento
del numero di prove della relativa riga. La 5^ colonna, infine, è quella
"inversa" alla 4^, dal momento che riporta la quantità di numeri
rimasti assenti fino a quel momento. Abbiamo poi evidenziato due righe in
particolare. Quella relativa a circa 79 estrazioni (poco più di 4 cicli
teorici) e quella relativa a 202 estrazioni (poco più di 11 cicli). Per quei
pochi che non ne avranno compreso il motivo diciamo che circa 79 estrazioni è
il cosiddetto ritardo "normale", cioè il tempo espresso in quantità
di prove affinché rimanga teoricamente in piedi, vale a dire ancora da
estrarre, una sola delle combinazioni iniziali (in proposito, per un
approfondimento del significato di ritardo normale, si veda l’opera del
Samaritani "La Teoria
dei Ritardi"). 202 estrazioni invece rappresenta il ritardo massimo
riscontrato nella pratica finora nella storia del gioco del Lotto, dal famoso 8
sulla ruota di Roma a cavallo tra gli anni ’30 e ’40 (l’unico caso ad andare
oltre le 200 estrazioni di ritardo). C’è poi da chiarire i valori espressi
dalla 9^ riga in poi della colonna relativa alla probabilità. Si tratta, com’è
intuibile, di abbreviazioni. L’indice espresso dopo la "E" specifica
la quantità di zeri da inserire prima delle cifre indicate a sinistra, uno dei
quali ovviamente è indicato prima della virgola. Se ad esempio dopo la
"E" si indica "05" vuol dire che il numero è 0,0000… (cioè
5 zeri totali, di cui uno prima della virgola). Questa comunque la
corrispondenza tra i valori espressi nella tabella:
9,51874E-05 l 'abbreviazione
di 0,0000951874
3,40216E-05 è l’abbreviazione di 0,0000340216
1,21599E-05 è l’abbreviazione di 0,0000121599
9,67467E-06 è l’abbreviazione di 0,00000967467
Torniamo
all’aspetto più tecnico di quanto andiamo esponendo, evidenziando come per
quanto possiamo allungare a dismisura la quantità di prove ("N"
tendente all’infinito), rimarrà sempre e comunque un minimo valore di
probabilità residua, ciò a dimostrazione del fatto che la certezza dell’evento
non esiste. Logicamente più cresce la quantità di prove e più è improbabile che
si verifichi l’evento della NON estrazione, ma fino a che punto possiamo
spingerci per avere il massimo grado di sicurezza di non imbatterci in
quell’"alito" di probabilità residua? Secondo il grande Guido
Manfredonia, che spesso si è occupato del problema dei massimi ritardi teorici,
interpretando la legge unica del Caso, "gli eventi che hanno una
probabilità sufficientemente piccola non si verificheranno mai". Ma
"sufficiente" che vuol dire? A quante prove corrisponde la
sufficienza minima? Secondo lo scomparso esperto la probabilità trascurabile
nel gioco del Lotto si aggira intorno ad 1/1.000.000, e questo valore,
relativamente alla sorte dell’estratto su un numero, lo si ottiene intorno alle
242 estrazioni di ritardo (poco più di 13 cicli). Sarà questo il massimo
teorico possibile, il limite oltre il quale è quasi impossibile andare? Nessuno
può dirlo, la teoria delle probabilità ammette le cosiddette fluttuazioni,
casi cioè che possono sconfinare quelli che sono i limiti
"aspettabili". Certo è che su scala umana, nell’arco di vita di un
giocatore ben difficilmente si assisterà a casi che superino le 180/200
estrazioni di ritardo. In proposito basti pensare che su un totale di circa
300.000 numeri finora estratti nella storia di più di 7000 prove effettuate si
sono riscontrati solo 8 casi di numeri che hanno raggiunto o superato quota 180
estrazioni di ritardo, e solo una trentina hanno raggiunto o superato le 160.
Per ora, ai fini delle nostre dissertazioni sull’argomento che stiamo
trattando, ci atteniamo ai fatti realmente accaduti, verificatisi
statisticamente, pertanto rileviamo che la legge di probabilità ci dice che
alla 202^ estrazione di ritardo, dei 90 numeri iniziali ne
"rimangono" teoricamente 0,00087072. Tenete presente questo valore,
ci servirà per una sorta di comparazione che effettueremo più avanti. La prossima
volta cercheremo di discutere della sorte dell’ambo secco, non mancate di
visitarci!
Antonio FIACCO
- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" - 4^ parte
Il 23
Ottobre del 1941, tra gli altri, sulla ruota di Roma uscì il numero 8. Tuttora
questo evento è ricordato dalla totalità degli addetti ai lavori, e il perché
lo saprete certamente. Questo numero uscì in seguito ad una serie di estrazioni
negative che durò per ben 202 prove. All’epoca si disse che Mussolini in
persona diede ordine di far "togliere" il bussolotto dell’8 (fa pure
rima!) dall’urna perché le entrate che derivavano dalle continue puntate dei
giocatori su questo numero servivano per alimentare le disastrate casse dello
Stato, provate dall’impegno bellico. Ovviamente era pura fantasia, se solo si
pensa che prima delle famose 202 estrazioni c’erano stati diversi casi di
numeri che avevano tardato a vedere la luce per 180/190 e più estrazioni di
seguito. Ma si era in altri tempi, e forse anche la cultura specifica di non
eccelso livello faceva evidentemente la sua parte sulla credulità popolare.
Se
eleviamo alla 202^ potenza il valore di probabilità sfavorevole dell’estratto
semplice otteniamo:
Questo
valore indica la probabilità che un numero per estratto NON esca per 202 prove
consecutive. Tradotto in termini più semplici, se ci si domanda a priori quante
probabilità si hanno di cogliere almeno un successo con un numero in 202
estrazioni, la risposta è:
1 – 0,00000967 = 0,99999033;
Vale a
dire che mediamente 999.990 volte su 1.000.000 si coglierà il successo in 202
prove. E’ una probabilità altissima, assimilabile ad una "quasi"
certezza, ma che però non preserva il giocatore da forti delusioni. D’altronde
basta pensare che per avere più del 50% di probabilità di cogliere un successo
di estratto su un numero a ruota bastano teoricamente solo 13 estrazioni:
Nell’ambito
di un intero ciclo teorico di frequenza, vale a dire 18 estrazioni, come lo si
può evincere facilmente dando uno sguardo alla tabella pubblicata nel
precedente articolo, la probabilità di cogliere il successo sale a più del 64%.
La
scorsa volta vedemmo come in corrispondenza della 202^ estrazione negativa,
mediante il calcolo delle probabilità, si può dire che in teoria dovrebbero
rimanere 0,00087072 "numeri" dei novanta iniziali. Dicemmo poi che
questo valore possiamo assumerlo empiricamente come riferimento per eventuali
confronti con altre sorti. In pratica ci domandiamo: se per l’estratto si è
giunti ad una "rimanenza" di 0,00087072 numeri in corrispondenza del
massimo ritardo statistico di 202 estrazioni, questo stesso residuo in
corrispondenza di quale ritardo trova riferimento per le altre sorti?
Riferiamoci alla combinazione più giocata in assoluto, quella dell’ambo. La
seguente tabella è identica a quella mostrata nel precedente servizio.
Ovviamente sono cambiati i parametri di base perché cambia il valore di
probabilità:
CICLO
|
ESTRAZIONI
|
PROBABILITA’
|
QUANTITA’
SORTITI
|
QUANTITA’
NON SORTITI
|
0
|
0
|
1
|
0
|
4005
|
1
|
400,5
|
0,367419688
|
2533,484151000
|
1471,515849000
|
2
|
801,0
|
0,134997227
|
3464,336106700
|
540,663893300
|
3
|
1201,50
|
0,049600639
|
3806,349441200
|
198,650558800
|
4
|
1602,00
|
0,018224251
|
3932,011873770
|
72,988126230
|
5
|
2002,50
|
0,006695949
|
3978,182725460
|
26,817274540
|
6
|
2403,00
|
0,002460223
|
3995,146805369
|
9,853194631
|
7
|
2803,50
|
0,000903935
|
4001,379742307
|
3,620257693
|
8
|
3204,00
|
0,000332123
|
4003,669846050
|
1,330153950
|
8,28
|
3318,1172
|
0,000269688
|
4004,000000010
|
0,999999990
|
9
|
3604,50
|
0,000122029
|
4004,511275251
|
0,488724749
|
10
|
4005,00
|
4,48357E-05
|
4004,820432905
|
0,179567095
|
11
|
4405,50
|
1,64735E-05
|
4004,934023514
|
0,065976486
|
12
|
4806,00
|
6,05270E-06
|
4004,975758940
|
0,024241060
|
12,32
|
4936,00
|
4,37324E-06
|
4004,982485174
|
0,017514826
|
13
|
5206,50
|
2,22388E-06
|
4004,991093357
|
0,008906643
|
14
|
5607,00
|
8,17098E-07
|
4004,996727524
|
0,003272476
|
15
|
6007,50
|
3,00218E-07
|
4004,998797628
|
0,001202372
|
15,32
|
6136,60
|
2,17408E-07
|
4004,999129380
|
0,000870720
|
Nota:
gli zeri dopo l’ultima cifra di alcuni valori sono stati inseriti per dare
uniformità alle colonne della tabella.
Come
per la tabella dell’estratto, abbiamo analizzato la situazione stabilita dalla
teoria ciclo per ciclo, inserendo dove utile degli "intermedi".
Possiamo notare ad esempio che il cosiddetto Ritardo Normale dell’ambo è
fissato in circa 3318 estrazioni, corrispondenti a 8,28 cicli teorici, mentre
per l’estratto esso è pari a 4,37 cicli. Già questa semplice constatazione può
servire a qualcosa, perché si dimostra che la pretesa di stabilire il massimo
ritardo teorico di ogni combinazione esprimendolo con una quantità invariabile
di cicli di assenza è fuorviante. I nostri nonni, ma anche i nostri padri (e
ancora oggi qualche nostro contemporaneo) pretesero di stabilire in 10/11 cicli
il ritardo massimo teorico di ogni combinazione. Poi qualcuno disse che si poteva
arrivare anche a 12. Tradotto in estrazioni, si affermava quindi che l’estratto
poteva arrivare ad un ritardo massimo compreso tra 198 (11 cicli) e 216 (12
cicli). Per l’ambo si poteva stabilire un massimo teorico compreso tra 4405 (11
cicli) e 4806 (12 cicli). In realtà questo modo di operare soddisfa fino ad un
certo punto, perché se da un lato è vero che i massimi statistici finora
incontrati rientrano più o meno in questi intervalli (202 l’estratto e 4936
l’ambo), dall’altro bisogna rilevare che non c’è alcuna legge matematica che
vieti il superamento di questi limiti, tant’è vero che altri tipi di
combinazioni hanno superato di parecchi cicli questi limiti empirici. La
differenza sta nel fatto che le combinazioni "secche" (l’estratto su
un numero, l’ambo su due numeri e così via) sono diverse da quelle
"complesse" (estratto su più numeri etc.), quindi il criterio
empirico, dettato solo ed esclusivamente dalla constatazione che quei limiti
statisticamente non si sono quasi mai verificati, possiamo accettarlo in via di
massima per le combinazioni semplici ma non per quelle complesse. Ma anche
questo è discutibile.
All’inizio
degli anni ’80 si stava mettendo in evidenza nella tabella dei ritardi
dell’ambo la coppia costituita dai numeri 44 e 80, la cui assenza su una
qualsiasi delle dieci ruote si stava approssimando ai limiti statistici prima
conosciuti. In precedenza si erano avuti casi che avevano raggiunto le 534 e le
584 estrazioni di ritardo. Si disse che quei limiti erano da considerarsi quasi
"invalicabili". Il ciclo teorico di frequenza dell’ambo su Tutte è di
40,05 estrazioni. Già quei due casi avevano sfondato il tetto dei 13 e dei 14
cicli di assenza, peraltro in tempi abbastanza "recenti", quindi non
ci si poteva aspettare che un rapido azzeramento del ritardo dell’ambo 44-80.
Ebbene, sostanza delle cose è che quell’ambo raggiunse la ragguardevole quota
di 631 estrazioni di assenza prima di uscire dall’urna. Vale a dire quasi 16
cicli di ritardo. Usando il ragionamento alla Samaritani, volendo rapportare il
ritardo di 631 prove ad una sola ruota, sarebbe come avere un ambo che tardi su
una ruota per 6310 estrazioni!
In
seguito si disse che si trattava di una enorme eccezione e che un ritardo del
genere probabilmente non si verificherà più, almeno per qualche secolo. Non
saremmo pronti a giurarci su questo. Facciamo intanto notare che quel ritardo
assume nuova logica se il calcolo del massimo teorico viene fatto rapportandolo
alla quantità residua dell’estratto secco in corrispondenza del relativo
massimo statistico:
RESIDUO ESTRATTO: 0,00087072 è 202
estrazioni
RESIDUO AMBO: 0,00087072 è 6136,6
estrazioni
Potremmo
sbagliarci, ma possiamo stabilire il limite teorico dell’ambo a ruota nella
quota suesposta. Ovviamente, per dedurre il ritardo massimo teorico dell’ambo
su Tutte con il ragionamento di Samaritani, dividendo per 10 si ottiene:
6136 / 10 = 613,6;
E’ un
valore molto più prossimo alla realtà statistica dell’ambo secco a Tutte di
quelli finora considerati. Ma c’è qualcosa da correggere, il ragionamento della
divisione per 10 non è del tutto esatto. Allora la prossima volta vedremo la
tabella dell’ambo a Tutte e ne scopriremo ancora delle belle…
Antonio FIACCO
- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" - 5^ parte
Dopo
aver visto le tabelle relativamente alle sorti dell’estratto singolo e
dell’ambo secco, in questa occasione ci occupiamo della sorte dell’ambo a
Tutte. I valori di probabilità favorevole e contraria di questa combinazione
sono i seguenti:
Se ne
deduce che il Ritardo Naturale, cioè il cosiddetto ciclo teorico, è di 40,05
estrazioni. Come abbiamo accennato negli scorsi appuntamenti, il ritardo
massimo statisticamente registrato per questa combinazione è stato di 631
estrazioni. Questa quantità di estrazioni negative corrisponde a circa 15,15
volte il ciclo teorico di frequenza.
Ma
vediamo la solita tabella:
CICLO
|
ESTRAZIONI
|
PROBABILITA’
|
QUANTITA’
SORTITI
|
QUANTITA’
NON SORTITI
|
0
|
0
|
1
|
0
|
4005,000000000
|
1
|
40,05
|
0,363238303
|
2550,230598000
|
1454,769402000
|
2
|
80,10
|
0,131942065
|
3476,572031700
|
528,427968300
|
3
|
120,15
|
0,047926412
|
3813,054721700
|
191,945278300
|
4
|
160,20
|
0,017408708
|
3935,278122920
|
69,721877080
|
5
|
200,25
|
0,006323510
|
3979,674343710
|
25,325656290
|
6
|
240,30
|
0,002296941
|
3995,800751596
|
9,199248404
|
7
|
280,35
|
0,000834337
|
4001,658480624
|
3,341519376
|
8
|
320,40
|
0,000303063
|
4003,786232174
|
1,213767826
|
8,19
|
328,07
|
0,000249635
|
4004,000212615
|
0,999787385
|
9
|
360,45
|
0,000110084
|
4004,559113030
|
0,440886970
|
10
|
400,50
|
3,99868E-05
|
4004,839852967
|
0,160147033
|
11
|
440,55
|
1,45247E-05
|
4004,941828464
|
0,058171536
|
12
|
480,60
|
5,27594E-06
|
4004,978869870
|
0,021130130
|
13
|
520,65
|
1,91642E-06
|
4004,992324727
|
0,007675273
|
14
|
560,70
|
6,96118E-07
|
4004,997212047
|
0,002787953
|
15
|
600,75
|
2,52857E-07
|
4004,998987309
|
0,001012691
|
15,15
|
606,72
|
2,17428E-07
|
4004,999129202
|
0,000870798
|
15,32
|
631,00
|
1,17675E-07
|
4004,999528711
|
0,000471289
|
Anche
in questo caso abbiamo evidenziato con colore diverso le celle che riportano
valori particolarmente interessanti. Innanzitutto il Ritardo Normale dell’ambo
secco a Tutte è attestato intorno alle 328 estrazioni (circa 8,2 cicli).
Abbiamo poi evidenziato la riga corrispondente a 15,15 cicli di assenza (circa
607 estrazioni) perché il valore delle residue combinazioni (0,0008707…)
corrisponde grossomodo al residuo raggiunto dalla sorte dell’estratto semplice
in concomitanza del massimo ritardo raggiunto da questa combinazione (202
estrazioni).
La
scorsa volta effettuammo una comparazione di massima tra il residuo
dell’estratto semplice e quello dell’ambo a ruota, evidenziando che il ritardo
di 202 estrazioni dell’estratto corrisponde a circa 6136 per l’ambo a ruota. Da
questo valore poi, ragionando alla Samaritani (dividendo per 10 il ritardo
dell’ambo a ruota), concludemmo che l’ambo a Tutte poteva tardare per 613 estrazioni.
Un valore molto prossimo a quello che si è poi verificato statisticamente.
Ma
riprendiamo i valori delle residue combinazioni in corrispondenza dei massimi
ritardi registrati relativamente alle tre combinazioni finora analizzate:
|
RESIDUO
|
RITARDO
|
ESTRATTO
|
0,00087072
|
202
|
AMBO A RUOTA
|
0,017514826
|
4936
|
AMBO A TUTTE
|
0,000471289
|
631
|
Come
possiamo notare facilmente, il residuo più basso è stato raggiunto dall’ambo a
Tutte. E’ a questo allora che ci riferiamo per la comparazione con le altre
sorti. In pratica: se l’ambo a Tutte ha raggiunto un ritardo di 631 estrazioni
in corrispondenza del quale si aveva un residuo ancora da "estrarre"
pari a 0,000471… combinazioni, rapportando questo stesso residuo alla sorte
dell’ambo a ruota e a quella dell’estratto semplice quale ritardo si sarebbe
ottenuto? Ecco la corrispondenza:
|
RESIDUO
|
RITARDO
|
ESTRATTO
|
0,000471
|
213
|
AMBO A RUOTA
|
0,000471
|
6382
|
AMBO A TUTTE
|
0,000471
|
631
|
Come si
vede, se da un lato abbiamo uno scostamento leggero per ciò che concerne il ritardo
dell’estratto semplice (202 contro 213), dall’altro abbiamo una differenza
notevolissima per quanto riguarda il ritardo dell’ambo a ruota (4936 contro
6382).
Quali
conclusioni possiamo trarre? Che se un ambo a Tutte è arrivato a toccare le 631
assenze, nulla vieta che un ambo a ruota possa arrivare a toccare le 6382
estrazioni e che un estratto potrebbe anche toccare le 213, senza che questi
ritardi debbano creare "scandalo".
Antonio FIACCO
- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" - 6^ parte
bassa probabilità = non impossibilità
Il
recentissimo caso del ritardo nella riproduzione dell’ambo a Tutte nella
terzina 26-41-88 ha suscitato non poca meraviglia presso gli addetti ai
lavori, oltre che presso alcuni giocatori. Questa terna di numeri infatti ha
tardato per ben 288 estrazioni consecutive, prima di tornare a
fornire la coincidenza binaria su una qualsiasi delle dieci ruote.
Questo ritardo, a priori, sarebbe stato certamente giudicato quasi impossibile
da riscontrare, e ciò per diversi motivi.
Primo
perché, obiettivamente, si è trattato di un livello
di assenza che si può definire realmente eccezionale, molto
fuori dalla norma e al di là di ogni ragionevole e prudente previsione. Il
secondo motivo è quello che si veniva già da un record stabilito con la terzina
che cronologicamente precedeva quella super ritardata che abbiamo detto. La
terzina 48-53-72 stabilì infatti il record uscendo il 10.10.2001 dopo un’assenza
durata 232 estrazioni (incrementando di 9 lunghezze
quello che era il massimo fino ad allora conosciuto). Il suo posto in testa
alla graduatoria di riferimento fu preso dalla 26-41-88, testa della
graduatoria che questa terzina non avrebbe più mollato fino al 14.12.2002,
stabilendo tra l’altro (se le nostre analisi non ci ingannano) anche il massimo ritardo
relativo per formazioni del genere: 125
estrazioni al primo posto della graduatoria. Inoltre anche il rapporto fra il ritardo
cronologico e quello relativo ha rappresentato, se non erriamo, un record assoluto, con un
indice pari a 125/288 = 0,434.
Con una
similitudine che forse rende meglio l’idea, è come se dopo il famoso 8 di Roma,
che nel 1941 terminò la sua corsa al contrario dopo un’assenza di ben 202
estrazioni, il numero che ne prese il posto in prima posizione della
graduatoria dei ritardi di ruota avesse stabilito anch’egli il record, andando
ben oltre quanto stabilito dal suo predecessore.
Chi
scommetterebbe un centesimo che si possano verificare cose del genere? Nessuno
o quasi.
C’è
peraltro da notare che il "caso" è passato quasi
"inosservato" presso la maggior parte dei giocatori, nonché dei
presunti studiosi. Come mai? Si fosse trattato di un numero che avesse
raggiunto le 200 estrazioni di ritardo, mettiamo la mano sul fuoco (anzi,
tutt’e due!), si sarebbe gridato allo scandalo, ad una manovra per spillare
soldi ai giocatori, si sarebbe certamente ipotizzato di una truffa da parte del
Banco o di chissà cos’altro. E non parliamo delle sciocchezze che saremmo stati
costretti a leggere, ad opera di una moltitudine di sedicenti studiosi. Eppure
le 200 estrazioni di ritardo eventualmente raggiunte da un estratto sarebbero
solo parzialmente paragonabili alle 288 raggiunte da questa terzina. Pensate un
po’!
Effettivamente
la probabilità che si verifichino casi del genere è molto bassa, ma il fatto
stesso che queste probabilità così basse abbiano poi trovato riscontro nella
realtà oggettiva delle estrazioni dovrebbe far riflettere il giocatore che
fonda le proprie fortune sui ritardi:
il fatto che certi eventi siano altamente improbabili
non deve significare si tratti di impossibilità!
Troppo
spesso invece si preferisce pensare che certe cose siano impossibili da
riscontrare (ricordate che anche l’acqua calda può ghiacciare…), forse per una
sorta di autoconvincimento indotto dalla paura di trovarsi impelagati
proprio in quel caso fuori dalla norma e che magari si sta seguendo. E’ un
comportamento rischioso, che può portare alla rovina, perché prima o poi un
caso del genere lo si potrà trovare sulla propria strada.
Ma
vediamo perché il ritardo di 288 estrazioni di una terzina per ambo a Tutte è
un caso fuori dalla norma (e ciò non vuol dire che a priori sarebbe stato
giudicato impossibile a verificarsi).
La
probabilità dell’ambo in terzina a Tutte è di:
è è
Se ne
deduce che il Ritardo Medio di Attesa è pari
a:
1/0,07084 = 14,12 estrazioni
E’
quello che comunemente viene definito come "ciclo
teorico". Da notare che da altre parti questo tempo viene quantificato in 13,66
estrazioni. E’ evidente che la differenza è data dal fatto che si segue un
altro procedimento per il calcolo della probabilità dell’ambo in terzina a
Tutte. I valori della "nostra" probabilità e del "nostro"
ciclo teorico sono comunque quelli suesposti, e quindi su questi ci basiamo.
Il solo
dato relativo alla probabilità oggettiva dovrebbe già dare da pensare, perché la
matematica ci dice inequivocabilmente che è più semplice agganciare un ambo a
Tutte giocando 3 numeri che non un estratto su un numero a ruota (la cui
probabilità è, notoriamente, di 0,05556). Allora si dovrebbero riscontrare
ritardi proporzionalmente minori, vi pare? Ma ciò non traspare affatto
dall’analisi statistica sulle estrazioni effettuate finora dal 1871, se è vero
com’è vero che il massimo ritardo per un estratto a ruota è stato di
"sole" 202 estrazioni!
Andiamo
ad osservare la solita tabella di riferimento (per la spiegazione più
dettagliata vedasi articoli precedenti):
CICLO
|
ESTRAZIONI
|
PROBABILITA’
|
VALORE MASSA
ESTRATTA
|
VALORE MASSA
RESIDUA
|
0
|
0
|
1
|
0
|
117480
|
1
|
14,12
|
0,354354486
|
75850,435000000
|
41629,565000000
|
2
|
28,24
|
0,125567102
|
102728,376900000
|
14751,623100000
|
3
|
42,36
|
0,044495266
|
112252,696179000
|
5227,303821000
|
4
|
56,48
|
0,015767097
|
115627,681442000
|
1852,318558000
|
5
|
70,60
|
0,005587142
|
116823,622609700
|
656,377390300
|
6
|
84,72
|
0,001979829
|
117247,409727300
|
232,590272700
|
7
|
98,84
|
0,000701561
|
117397,580593510
|
82,419406490
|
8
|
112,96
|
0,000248601
|
117450,794313590
|
29,205686410
|
9
|
127,08
|
0,000088093
|
117469,650834010
|
10,349165990
|
10
|
141,20
|
0,0000312162
|
117476,332726605
|
3,667273395
|
11
|
155,32
|
0,0000110616
|
117478,700485222
|
1,299514778
|
11,25
|
158,89
|
0,00000850943
|
117479,000312350
|
0,999687650
|
12
|
169,44
|
0,00000391972
|
117479,539511109
|
0,460488891
|
13
|
183,56
|
0,00000138897
|
117479,836823696
|
0,163176304
|
14
|
197,68
|
0,000000492188
|
117479,942177745
|
0,057822255
|
15
|
211,80
|
0,000000174409
|
117479,979510424
|
0,020489576
|
16
|
225,92
|
0,0000000618026
|
117479,992739427
|
0,007260573
|
17
|
240,04
|
0,0000000219000
|
117479,997427183
|
0,002572817
|
18
|
254,16
|
0,00000000776038
|
117479,999088311
|
0,000911689
|
19
|
268,28
|
0,00000000274992
|
117479,999676939
|
0,000323061
|
20
|
282,40
|
0,000000000974448
|
117479,999885522
|
0,000114478
|
20,40
|
288
|
0,000000000645752
|
117479,999924138
|
0,000075862
|
Al
solito abbiamo evidenziato le due righe che riportano i valori fondamentali,
vale a dire quello del Ritardo Normale e quello del Ritardo
Massimo Statistico.
Notate
che la percentuale di presenze e assenze ciclo dopo ciclo sia determinato in
ragione del 35,44%. Ma ciò che ci preme far notare in questo articolo non è questo.
La casella che riporta il valore più importante di tutti quelli contenuti nella
tabella è l’ultima in basso a destra, cioè il Valore
di Massa Residua (in seguito lo indicheremo con la sigla VMR) in
corrispondenza delle 288 estrazioni di ritardo raggiunte dalla terzina
26-41-88:
0,000076
Abbiamo
arrotondato alla 6^ cifra decimale. Come si vede siamo a livelli ben più bassi
dello 0,000471 "record" fatto segnare dalla sorte dell’ambo secco a
Tutte in corrispondenza delle famose 631
estrazioni di ritardo. Ricordiamo che nell’articolo precedente abbiamo
evidenziato come, ipotizzando la stessa quantità di massa residua, per
l’estratto e per l’ambo a ruota si sarebbero avuti ritardi rispettivamente di 213 e
6382 estrazioni.
Allora,
alla stregua di quanto fatto nel precedente articolo, abbiamo provveduto ad
effettuare un confronto con le altre combinazioni già analizzate. In pratica,
se lo stesso VMR fosse stato raggiunto dalle altre combinazioni, quale ritardo si
sarebbe ottenuto per ciascuna di loro?
Ecco la
corrispondenza:
COMBINAZIONE
|
RESIDUO
|
RITARDO
|
ESTRATTO S.
|
0,000076
|
244
|
AMBO S. A RUOTA
|
0,000076
|
7113
|
AMBO S. A TUTTE
|
0,000076
|
711
|
AMBO IN T. A TUTTE
|
0,000076
|
288
|
Dopo
aver letto queste cose, e dopo aver assistito ad un ritardo di 288 estrazioni
per un ambo in terzina a Tutte, probabilmente non vi meraviglierete se in
futuro doveste imbattervi in un estratto che dovesse tardare fino a 244
estrazioni, in un ambo secco a Tutte che raggiungesse le 711 assenze o che un
ambo secco a ruota si spingesse fino al limite di oltre 7100 estrazioni. Ci
auguriamo, ovviamente, che queste eccezioni possano non verificarsi mai, ma nel
caso dovessimo riscontrarle sappiamo già che c’è un precedente probante: la
"indimenticabile" terzina 26-41-88.
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