domenica 30 novembre 2008

Il Lotto come investimento - Parte 3^

Dunque, prendiamo atto che nel gioco ci sono due contendenti.
Da una parte chi lo organizza (riservandosi le condizioni più favorevoli) e, dall'altra, chi vi partecipa con una palese e matematica condizione di inferiorità.
Quindi siamo matematicamente perdenti in OGNI CASO.
MA ATTENZIONE: non esiste solo la matematica!!!!
Alcuni punti deboli del banco sono stati individuati e ci PERMETTERANNO DI AGGIRARE GLI OSTACOLI MATEMATICAMENTE INSORMONTABILI.
Prendiamo il caso di chi insegue un solo numero e punta molto fin dal primo colpo.
Suppongo che stupirà buona parte dei giocatori il fatto di dover puntare meno al 2° colpo che al primo:
NON FACCIAMOCI INGANNARE DALL'APPARENZA e consideriamo piuttosto che proprio detta DIMINUZIONE DELLE PUNTATE, operata esattamente a quel punto, RISOLVE IL PROBLEMA DEL GUADAGNO NEL TEMPO, perchè se fossimo sicuri di vincere nei primi colpi di gioco, il problema non sussisterebbe.
Siccome, invece, tale sicurezza assolutamente NON ESISTE, solo attuando, subito, all'inizio, il criterio della percentuale annua di reddito sul capitale investito (per intenderci quello tirato fuori dalle nostre tasche e che non è quello pagato al lotto) saremo poi in grado di contenere e controllare il capitale stesso per tutto il tempo necessario. Se, ad esempio, avessimo puntato subito 10 euro e al secondo colpo ulteriori 10 euro avremmo già speso 20 euro, perdendo così, a parità di spesa in sole due estrazioni, circa 10 o 15 colpi rispetto ad una giocata calibrata nel tempo e rapportata al guadagno desiderato.
Continua.....

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